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FIRETRIP - Tutto da un angolazione differente e altre amenità

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mercoledì 12 agosto 2009

SUPERENALOTTO il gioco del diavolo?

Sua eminenza l’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi, più noto per le cronache giudiziarie che per quelle legate all’ecumenismo, è stato infatti coinvolto due volte nelle indagini su reati contro il patrimonio.

Nel 2002 fu indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta sullo storno di fondi pubblici destinati alla fondazione "Regina Pacis" che gestisce l'omonimo centro di permanenza temporanea, venendo poi assolto nel 2005; in un'inchiesta correlata è stato peraltro condannato per diversi reati don Cesare Lodeserto, già presidente della Fondazione "Regina Pacis" e stretto collaboratore di monsignor Ruppi, che lo ha inviato in missione fidei donum in Moldavia, evitandogli il carcere.  Nel 2006 Ruppi è stato indagato per corruzione nell'ambito di un'inchiesta sulla sanità pugliese che ha coinvolto anche l'ex presidente della Regione Raffaele Fitto, amico di famiglia del prelato.

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Scopriamo scorrendo le pagine del SECOLO XXI che questa fulgida figura di prelato cattolico retto e meritorio di fiducia ha trovato un nuovo nemico per la chiesa cattolica, il gioco del SUPERENALOTTO.

«Occorre una legge o almeno un decreto legge per fermare il Superenalotto ……. la febbre del Superenalotto, che per alcuni è divenuta una vera idolatria, va fermata senza alcuna remora e quanto prima possibile»

Evidentemente ha paura che agli italiani non restino più denari a sufficienza da destinare per l’8x1000.

Sentenza discriminatoria?

Il TAR del Lazio con sentenza n. 7076 del 17 luglio 2009 ha accolto due ricorsi (di alcuni studenti, supportati da diverse associazioni laiche e confessioni religiose non cattoliche) per l’annullamento delle Ordinanze ministeriali emanate dall’allora Ministro P.I. Fioroni per gli esami di Stato del 2007 e 2008 che prevedevano la valutazione della frequenza dell’insegnamento della religione cattolica ai fini della determinazione del credito scolastico, e la partecipazione “a pieno titolo” agli scrutini da parte degli insegnanti di religione.

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Dopo le prime dichiarazioni da alcuni esponenti del mondo politico quali Fioroni “Rispetto, com'è ovvio, la sentenza. Ho tuttavia dato attuazione a un quadro legislativo e a una normativa precedente e vigente”, dimenticando però che due anni fa fu proprio lui a chiedere al Consiglio di Stato, e con successo, la sospensione di una analoga sentenza del TAR la pasionaria del PD Binetti secondo la quale la sentenza avvallerebbe un criterio discriminatorio nei confronti dei docenti, perché creerebbe dei docenti di serie A e di serie B, alla quale sarebbe opportuno far notare che già esistono insegnanti di serie A e sono proprio quelli di religioni che non solo non devono sostenere nessun concorso pubblico per diventare di ruolo, ma semplicemente perché nominati dal vescovo di zona!

Scendono ora in campo anche la Commissione episcopale per l’educazione cattolica, nella persona di monsignor Coletti, tramite un intervista rilasciata a radio vaticana.

…. si tratta di un insegnamento da tutti riconosciuto come una componente importante di conoscenza della cultura di questo Paese, con buona pace degli irriducibili laicisti e, purtroppo, dobbiamo dire, con buona pace anche di tanti nostri fratelli nella fede di altre confessioni cristiane.

Già qui marciamo male, e il rispetto (tanto avocato) verso altre culture NON cristiane?

per laicità si intende la giusta neutralità di una comunità civile, che, però, dovrebbe essere preoccupata di valorizzare tutte le identità, ciascuna a seconda del proprio peso e della propria rilevanza culturale

Chiaramente riferito solo ed unicamente alla religione cattolica romana ed apostolica, se invece pretendi di valorizzare una rilevanza culturale diversa, figliolo mettiti il cuore in pace  … ma soprattutto non rompere i coglioni!

Non credo che tocchi alla Chiesa come tale fare un ricorso. Tocca a cittadini italiani, più o meno organizzati in partiti o in associazioni culturali, esprimere il loro parere, il loro dissenso, di fronte ad una sentenza così povera di motivazioni. Credo che lo stesso Ministero dovrà fare un ricorso, perché ciò che è stato messo sotto accusa non è un’opinione della Chiesa o dei vescovi, ma è una circolare del Ministero e qualcosa che attiene all’organizzazione della scuola di Stato. Quindi, io credo che siano questi i soggetti che devono muoversi.

Sveglia! Monsignor Coletti, sono stati proprio dei cittadini italiani a esprimere il loro dissenso in merito ad una decisione del ministero, che mi permetta di ricordarlo, non è soggetto a leggi divine e quindi è fallibile, e mi si permetta di farle ulteriormente notare che le sentenza hanno valore anche quando non si allineano con le proprie idee!

martedì 11 agosto 2009

Faccia come il culo 2 il ritorno.

Durante l’angelus del 09 agosto 2009, il pontefice, come ebbe  già modo di fare, paragona ancora una volta l’ateismo al nazismo!

"I lager nazisti, come ogni campo di sterminio, possono essere considerati simboli estremi del male, dell'inferno che si apre sulla terra quando l'uomo dimentica Dio e a Lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di dare la vita e la morte"

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Gli risponde questa volta il Rabbino di Roma DI SEGNI tramite un articolo intervista su LA STAMPA.

“La tesi cara a Benedetto XVI che il nazismo fosse ateo andrebbe approfondita meglio”: anzi, sarebbe un vero e proprio “mito da sfatare” afferma il rabbino ricordando anche sì che sul cinturone delle SS stava scritto “DIO è con noi”; sempre secondo il rabbino, B16 continuerebbe a interpretare il nazismo come “una banda di delinquenti che tenne in pugno l’intera nazione”, senza voler pertanto riconoscere le colpe del popolo tedesco.

Che dire evidentemente a B16, l’unica arma rimasta, non potendo più contare su un popolo di ignoranti pecoroni, risulta essere quella dello screditare l’avversario, salvo poi fare figure da cioccolataio una volta messo davanti all’evidenza!

venerdì 7 agosto 2009

Febbre maiala

Il giornale “Il sole 24 ore” del 5agosto 2009 ci informa che il caldo da alla testa!

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Pare infatti, secondo la notizia, che Israele ha pronto un sistema efficace per debellare la cosiddetta “febbre suina”,  il sistema è semplicissimo e non riesco a comprendere come non ci abbiano pensato anche altre eminenti figure.

Si prenda un aereo, lo si riempia di 50 rabbini cabalisti, che una volta raggiunta la quota di crociera, si metteranno a dar fiato ai corni e a recitare salmi mentre sorvolano la terra santa, per scongiurare (o almeno limitare) il contagio di questa nuova pestilenza.

Secondo il rabbino capo di Gerusalemme, Benayahu Shmueli, questa influenza non sarebbe altro che una “punizione divina”  per una colpa di cui si è macchiata l’umanità, tra le possibili cause di questo castigo non poteva mancare il “gay pride” definito “uno dei fenomeni oggi più abominevoli”.

Secondo me qualcuno si sta mangiando le pantofole (di Prada) per non aver avuto per primo la medesima idea, ma soprattutto per aver perso l’ennesima occasione per scagliarsi contro i gay!

domenica 2 agosto 2009

Venezia e i matrimoni omosessuali

In data 20 luglio 2009 è stata depositata alla Corte costituzionale una memoria da parte di una coppia di Venezia che aveva chiesto al Comune le pubblicazioni di matrimonio.

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Pubblicazioni che erano state rifiutate dall’ufficiale di stato civile, in quanto la coppia era composta da due maschietti (che convivono da ormai 20 anni), non contenti e soddisfatti del diniego ottenuto hanno presentato fatto ricorso al tribunale del capoluogo veneto, il quale a sua volta ha rimesso la questione alla Corte costituzionale, della quale si attende ora la sentenza.

A detto della corte lagunare, “la norma che esclude gli omosessuali dal diritto di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso non ha alcuna giustificazione razionale”.

Quel simpaticone di Carlo Giovanardi (PdL) ha attaccato i giudici definendoli “ideologicamente schierati”.

Vuoi mica mettere, essere “ideologicamente genuflessi” come il buon Giovanardi è tutto un altro paio di maniche