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FIRETRIP - Tutto da un angolazione differente e altre amenità

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martedì 30 giugno 2009

Beati gli umili …

Durante la sua recente visita a San Giovanni Rotondo, il simpatico B16, ha inaugurato la cripta che accoglierà le spoglie si (San) Padre Pio.

Questa opera in omaggio al allo stile di vita tipico della comunità francescana è stata realizzata in ORO MASSICCIO!

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Oro ottenuto in circa 20 anni di donazioni dei fedeli, che, probabilmente, speravano venisse usato per opere di bene, e non certo per una tomba faraonica dove celebrare l’ennesimo imbroglione!

Questa tomba mi ricorda il vitello d’oro che accolse Mosè quando scese dal Sinai, in quanto la chiesa cattolica, ormai, è più simile ai pagani che osteggiava piuttosto che agli insegnamenti che pretende di rappresentare!

Anche in ambienti cattolici la cripta fa storcere parecchio il naso!

domenica 28 giugno 2009

Una lapide per fra Dolcino

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A fra DOLCINO
qui in Vercelli
dalla tirannide sacerdotale
attanagliato ed arso
il 1 giugno MCCCVII
per aver predicato
la pace e l’amore tra gli uomini
oggi che l’antica speranza
rivivente nei secoli
sta con la nuova era
per diventare realtà
1 giugno MCMVII

Un gruppo di cittadini vercellesi ha iniziato una raccolta di firme online perché venga esposta la lapide che commemora la figura di Fra Dolcino, amorevolmente arso sul rogo il 1 giugno 1307 dalla chiesa cattolica.

Riporto il testo della petizione e se desiderata questo è il LINK per poter apporre il vostro contributo.

Nel 1907 il movimento operaio vercellese dedicò una lapide a Fra Dolcino e volle collocata nella propria casa del popolo. Gli operai valsesiani, biellesi e vercellesi riconoscevano in Dolcino il simbolo di una rivolta le cui ragioni erano idealmente anche le loro.
La lapide a Dolcino, rimossa dai fascisti, fu ritrovata nel 1987 e portata al Museo Civico Leone. Da allora iniziò una lunga battaglia perché la lapide venisse ricollocata in un luogo pubblico.
Nel marzo dell’anno 2000 sembrava fosse giunto il momento quando la Giunta di centro sinistra, guidata dal Sindaco Bagnasco, autorizzò la sistemazione della lapide lungo lo scalone di ingresso del Municipio di Vercelli. Poco prima della fine dei lavori, però, la stessa Giunta decise di posare la lapide in un luogo assai più defilato rispetto alla posizione che tale simbolo meritava e che, ancora oggi, merita.
La Curia vercellese negò di aver esercitato pressioni, ma non nasconde la propria soddisfazione, come dichiarò monsignor Versaldi, per “l’interessamento” alla questione di alcuni consiglieri cattolici che sostenevano la giunta comunale vercellese.
Ancora oggi la scelta di “aver colto il dispiacere espresso da persone degne di essere ascoltare”, suona ancora come un’offesa al valore della laicità dello Stato, alle lotte dei lavoratori ed alla cultura del rispetto e della conoscenza. Infatti, proprio l’impegno di Fra Dolcino a rendere liberi gli uomini di vivere liberamente nel rispetto di Dio e dei propri simili (filosofia comune a gran parte dei movimenti pauperistici medioevali), getta le basi per la nascita della società moderna come oggi la conosciamo. Una società laica, garante dei diritti e della libertà di ognuno, che ha tra i suoi valori il rispetto della democrazia, l’affermazione del principio di uguaglianza di tutti gli uomini di fronte alla legge ed alla società stessa e il perseguimento della solidarietà sociale.
Riteniamo, quindi, assolutamente antistorica ed ingiusta la scelta di non esporre la lapide di Fra Dolcino all’interno del Palazzo municipale, in un luogo accessibile e frequentato dai cittadini.
I firmatari di questo appello chiedono:
1. che l’Amministrazione comunale rispetti la volontà dei tanti Vercellesi, degli intellettuali e molti cittadini italiani, che ottennero nell’anno 2000 di collocare la lapide lungo lo scalone del Municipio.
2. che la Giunta ed il Consiglio comunale di Vercelli deliberino lo spostamento della lapide di Fra Dolcino dalla sede di Santa Chiara all’interno del Municipio di Vercelli lungo lo scalone di ingresso, in una posizione che ne assicuri una grande visibilità ai cittadini.

sabato 27 giugno 2009

Referendum clericale

MONCINGOLI – Un piccolo paese di  circa 400 abitanti in provincia di Massa Carrara la cui unica notorietà era l’aver dato i natali al ministro Sandro Bondi, ora questo paese è diviso, una parte di qua e l’altro gruppo di là.

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A dividere i cittadini di questo ridente paesino non è il calcio, ne tantomeno la politica, a dividere questo paesino sono Gesù Bambino e la Madonna!

Il paese è animato da feroci diatribe su quale effige portare in processione, il divin bambino o la sua verginale madre? Insomma il livello delle discussioni è arrivato a tal punto che il parroco ha deciso indire un referendum, così che tutti gli abitanti possano votare e decidere chi debba essere portato in processione!

Mi spiace di non essere cittadino di questo ameno villaggio, avrei potuto provare ad inserirmi nella gara con una lista di disturbo “Pro-San Giuseppe”, sarei curioso di sapere poi con che regolamento applicheranno il tutto, esisterà il vincolo del quorum, la maggioranza dovrà essere assoluta o basterà che uno dei candidati prenda un voto più dell’altro? Faranno gli exit pool, attenderanno trepidanti, in sala stampa, l’esito del tutto?

Una cosa vorrei sapere, dove è finito  quel tipo che diceva che e la religione è da sempre motivo di unione?

Questi sono in 400 e non riescono nemmeno a decidere su quale statua portare in processione!

lunedì 8 giugno 2009

Meglio mafioso che scout!

La notizia è vecchia, ma ne sono venuto a conoscenza solo ora, nonostante tutto mi sembra interessante portare a conoscenza coloro che si prendono la briga di dare un occhio a questi miei scritti.

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La notizia appare sul giornale online CITTÁ NUOVE CORLEONE del 17 aprile 2009, veniamo informati che il parroco di Corleone, fra Giuseppe Gentile, già noto per aver officiato le nozze di Lucia Riina, figlia del tristemente famoso Totò, avrebbe cacciato dal gruppo scout tre ragazzi del luogo, con le parole “Se non la pensate come me potete andare via, non mi servite!” sono stati allontanati, già ci sarebbe da discutere sull’atto fortemente antidemocratico in se, dove questo bel frescone si arroga il diritto di avere la verità in tasca (ma mi sa che questa non è una novità e che questi non sia l’unico),  il grave è che il motivo del dissapore sembrerebbe essere il fatto che questi ragazzi avrebbero partecipato ad una MARCIA ANTIMAFIA, che tra l’altro era organizzata da un altro prete (Don Ciotti).

venerdì 5 giugno 2009

La guerra e la fede

Ultimamente lo stato vaticano si diletta ad imputare all’ateismo tutte le malefatte avvenute nel corso dei secoli (vedi qui un esempio).

Vision of Humanity ha realizzato uno studio redigendo una classifica mondiale, in cui vengono indicati gli stati più “pacifisti”. Questa classifica denominata Global Peace Index evidenzia invece l’esatto contrario infatti gli stati dove maggiore è il numero di “increduli” risultano essere gli stati più pacifici.

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23 diversi indicatori,vengono utilizzati per stilare questa particolare classifica tra i  quali il livello delle spese militari, la conflittualità con le nazioni limitrofe e il rispetto dei diritti umani.

Tutti i paesi rientranti nella TOP TEN sono caratterizzati da una alta percentuale di increduli. Per i dati sulla religiosità potete fare riferimento a Media with Conscience

Lascio a voi tirare le somme!

giovedì 4 giugno 2009

Contronatura?

Una delle motivazioni addotte dalle gerarchie vaticane e dai suoi accoliti contro il matrimonio gay e l'adozione è che questa cosa non fosse una cosa naturale.

Ora il giornale francese LE MONDE ci rende edotti del fatto che una coppia di pinguini gay ha adottato e cresciuto un uovo  di pinguino (rifiutato dai genitori).

Questa cosa ha permesso al piccolo di nascere, crescere e probabilmente nel futuro di farsi la sua vita.

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Ora chi va dirglielo a quella gente che pure la natura si schiera contro di loro!