DISCLAIMER

FIRETRIP - Tutto da un angolazione differente e altre amenità

Questo blog non rappresenta proprio nulla; dato che viene aggiornato senza alcuna periodicità, figuriamoci se possa rappresentare una testata giornalistica.

Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

domenica 31 maggio 2009

Un grande uomo!

"Papà, vorresti prendere parte ad una maratona con me?"

E il padre, anche se ha un problema cardiaco, ha risposto "Sì".

E completato una maratona insieme ... Padre e figlio sono stati coinvolti in diverse altre maratone, il padre sempre accettare la richiesta di suo figlio a fare un'altra corsa insieme.

Un giorno il figlio di suo padre ha detto "papà, partecipano in un Ironman insieme".

E ancora il padre ha risposto sì al figlio.

Per chi non lo sapesse, una gara Ironman è il triathlon più dure del mondo. Questo corso si compone di tre prove di resistenza, una prova di nuoto in mare 2,4 miglia (3,86 km), seguita da una corsa in bicicletta per 112 miglia (180,2 km) e, infine, una corsa di 26,23 miglia ( 42.195 km) lungo la costa di Big Island.

Il padre e figlio hanno completato questa corsa insieme.

martedì 19 maggio 2009

Il compagno FINI

GIANFRANCO FINI (presidente della camera) da qualche tempo a questa parte continua a stupire per certe sue dichiarazioni.

Da salvare

L'ultima in ordine di tempo la potete trovare riportata (anche) su LA REPUBBLICA .

"Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso - dice il presidente della Camera - Il dibattito sulla bioetica è complesso e mi auguro che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici che ci sono stati da entrambe le parti perché queste sono questioni nelle quali il dubbio prevale sulle certezze".

Non si è fatta attendere da parte del Vaticano la piccata reazione da parte di monsignor Elio Sgreccia, che ribatte “ Mai pensato di imporre al Parlamento italiano precetti religiosi, ma non taceremo sui temi di bioetica, che riguardano i diritti umani, i dettami costituzionali, la stessa razionalità umana e il bene comune;  non si tratta di precetti religiosi ma di argomenti basati sulla ragione e il diritto: il fatto che vengano portanti avanti dal clero o da organismi cattolici non deve consentire a nessuno di considerarli come prodotto di una razionalità minore”.

Ne tantomeno poteva esimersi dal commentare quel gran “burlone” di Luca Volontè che ribatte con il il delirio che sempre lo contraddistingue “Si tratta di un appello alla discriminazione verso i cattolici impegnati in politica e tutti coloro che vivono una fede o credono ad una religione. Il presidente della Camera ci riporta nel piu' buio dei totalitarismi neri nel Novecento

Ora, come il fatto di auspicare uno stato laico sia un “ … un appello alla discriminazione verso i cattolici …” riescono a capirlo solo i pochi neuroni del Volontè e mi sembra inutile commentare le sue fanatiche dichiarazioni, mentre di peso diverso sono le dichiarazioni di Sgreccia, in particolar modo se confrontate con quanto monsignor Rino Fisichella dichiara in un suo recente libro Identità dissolta. Il cristianesimo, lingua madre dell’Europa sull’argomento rapporti stato chiesa scrive  “in virtù del suo essere democratico, lo Stato non solo deve accettare di confrontarsi con la Chiesa ma deve anche saperne accogliere - solo in un secondo momento temperandole - le eventuali ingerenze. La Chiesa invece, richiamandosi a principi che hanno origine superiore a quella umana, non potrebbe mai accettare una qualsiasi ingerenza dello Stato sui propri contenuti

sabato 16 maggio 2009

Faccia come il culo, memoria corta o Alzheimer?

Durante il discorso di congedo dal sua viaggio in Israele, il pontefice, ha affermato che “ … al campo di sterminio di Auschwitz, dove così tanti ebrei, madri, padri, mariti, mogli, fratelli, sorelle, amici, furono brutalmente uccisi sotto un regime senza Dio

Bisognerebbe a questo punto capire se il pontefice abbia la memoria corta, stia “ciurlando nel manico” o semplicemente soffra di “Alzheimer”.

A parte la sua stessa appartenenza alla “Gioventù Hitleriana”, su cui,  dobbiamo ammettere per correttezza, che per i maggiori di 14 anni v’era l’obbligo di adesione e non possiamo noi sapere quanto entusiasticamente vi aderì.

Resta comunque il fatto che da parte della religione cattolica, non vi fu “al tempo” nessuna presa di posizione negativa in merito tantomeno da parte di quella tedesca, che anzi appariva abbastanza felice di apparire accanto al fuhrer, come ben dimostrano le fotografie a venire che li ritraggono sorridenti e salutanti nazisticamente.

Da salvare2Da salvare3Da salvare1 Da salvare

Da parte del “pastore tedesco” il voler addebitare all’ateismo, qualsiasi nefandezza, denota chiaramente una forte malafede, infatti l’ateismo in quanto tale è un fenomeno relativamente recente, se non altro perché fino a pochi decenni orsono, dava la stura ad un forte ostracismo da parte della società, e ancor prima il dichiararsi ateo significava far parte integrante del festoso barbecue allestito in piazza, nel simpatico ruolo della carbonella!

venerdì 15 maggio 2009

Gli inumani

Come potrete sentire nel video qui sotto, quell’anima pia del cardinal Cormac Murphy-O’Connor, già a suo tempo arcivescovo di Westiminster (sti cazzi!), afferma in un intervista alla BBC che “… i laicisti e gli atei non sono pienamente umani”.

Ora io non penso di avere titolo per definire chi sia più meno umano, o perlomeno ne ho tanto quanto ne ha il figuro qui sopra, che poi una persona che ama girare con la gonna ed ha una grossa predilezione per gli abiti  rossi e il neri, penso proprio che diventi mi diventa difficile prenderlo sul serio.

mercoledì 13 maggio 2009

Gli autobus indecenti

In data odierna sul CORRIERE DELLA SERA la notizia dell’ennesimo sacerdote denunciato per tentata violenza, in particolare l’uomo (?) avrebbe bloccato una ragazza contro un finestrino e slacciandosi i pantaloni avrebbe cercato di consumare un rapporto, fortunatamente la ragazza è riuscita a liberarsi e lo ha denunciato, anche se l’animale era in borghese, ormai si fanno furbi sanno che il sottanone li identifica, sono riusciti ad identificarlo.

Da salvare

Evidentemente per qualcuno l’unica cosa indecente da farsi sugli autobus è solo la pubblicità atea mentre il resto va tutto bene, soprattutto soddisfare i propri bassi istinti!

martedì 12 maggio 2009

I soliti anticlericali

Il discorso tenuto da Benedetto XVI allo Yad Vashem, non ha riscontrato grandi consensi. A remargli contro, per l’ennesima volta,  il confronto con il suo predecessore Giovanni Paolo II, che come ricorda FaithWorld, nel suo discorso tenuto nel 2000 aveva accennato a nazisti due volte e citando addirittura su personali esperienze con vicini di casa ebrei. Il discorso dell’attuale pontefice, invece, non è uscito dai riferimenti alla chiesa cattolica.

Secondo Tom Segey, giornalista del quotidiano HAARETZ, il discorso sembrerebbe esprimere semplicemente “banalità e indifferenza … ci si sarebbe aspettato che i cardinali riuscissero a preparare un testo più intelligente per il loro boss”

Decisamente più duri i toni da parte dei sopravvissuti ai campi tedeschi e dai membri dello staff del museo furiosi per la “tiepidezza” del discorso ma soprattutto per la mancata condanna del nazismo, mancata condanna che qualche “cattivo anticlericale” ha voluto collegare al servizio prestato dal crucco nella “Gioventù Hitleriana” durante la seconda guerra mondiale.

Da salvare

Questo ardito accostamento ha obbligato il portavoce della sala stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, ad negare che da giovane il mangiacrauti abbia mai fatto parte di questa spensierata associazione giovanile, quando i giornalisti presenti gli hanno fatto notare che questa appartenenza era stata confermata dal pontefice stesso, il portavoce ha dovuto fare una retromarcia e costretto a ritrattare il tutto, sostenendo però che Ratzinger era stato costretto ad arruolarsi non di sua volontà, e senza comunque qualsivoglia attiva partecipazione.

sabato 9 maggio 2009

Guida pericolosa

Questo è uno spot girato in Australia (guida a sinistra) sulla guida pericolosa. Guardarlo vi porterà via 4 minuti del vostro tempo, condividerlo ancora meno.

lunedì 4 maggio 2009

Influenza maiala

Sembra che orami stia scemando l’allarme per la cosiddetta “febbre suina”, a cui si è prontamente deciso di cambiarle il nome per non dare la spalla a certe fedi che considerano questo simpatico animale IMPURO.

Mentre negli states i vescovi cattolici hanno diramato precise linee guida ai propri sottoposti, tipo il lavarsi accuratamente le mani quando porgono l’ostia ai fedeli e (suppongo io) di mettersi il preservativo quando si inchiappettano qualche ignaro chierichetto. In Messico si è addirittura arrivata alla sospensione delle messe ed a un fiorire di numerose (ed inutili) processioni per invocare l’aiuto divino.

Aiuto in cui evidentemente non credono nemmeno loro visto che hanno messo le mascherine anche alle statue dei santi!

Da salvare

sabato 2 maggio 2009

Una ben triste risata

Tratto da AVVENIRE del 1 maggio 2009

Da salvare

Il presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Mary Ann Glendon, ha dichiarato:

“nessun Paese, nessu­na istituzione al mondo, quanto la Chiesa cattolica, ha fatto propri e ha difeso i diritti umani. E nessun Paese e nessuna istitu­zione, quanto la Chiesa cattoli­ca, ha tanto influenzato la teoria e la pratica dei diritti umani”

Nel proseguo dell’intervista ha elencato i diritti per la quali la chiesa si è battuta:

“Prima di tutto, l’intrinseca di­gnità e il valore della persona u­mana, dotata di ragione e di co­scienza; il diritto di formare sin­dacati, il diritto a una giusta re­munerazione, il riconoscimento della famiglia come cellula natu­rale e fondamentale che unifica la società e perciò merita di es­sere protetta; il diritto dei geni­tori di scegliere l’educazione dei figli, e il diritto della madre e del fanciullo di ricevere cure speciali e assistenza”

venerdì 1 maggio 2009

1 maggio 1886

Riportato da Lo scarabocchio di Comicomix

Da salvare Mi chiamo Sam. Il cognome non conta. Sono di Chicago. Lavoro da anni alla fabbrica McCormick. 6 giorni alla settimana, turni di 10 - 12 ore al giorno. Io sono un tipo semplice, non sono tanto intelligente, non ho studiato. Ma penso che non è giusto vivere in queste condizioni, trattati come bestie per pochi dollari a settimana. Ho bisogno di lavorare per dar da mangiare ai miei figli. Siamo in tanti, qui a Chicago, in queste condizioni. E alcuni di noi, forse perchè hanno letto qualche libro, forse solo perchè più intraprendenti degli altri, ci hanno detto che non dobbiamo farci calpestare così. Uno di questi era August, August Spies. Un tipo a posto: una sera, sono andato a sentirlo, parlava di diritti, di dignità, diceva che sulla costituzione americana, la nostra Costituzione, c’è scritto “Tutti gli uomini sono stati creati uguali”. Belle parole. Un altro era Albert, Albert Parsons. Lui ci convinse a scioperare. Uno sciopero, il primo maggio del 1886, per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore. Disse che nel nostro stato, lo stato dell'Illinois, c’era già la legge sulle 8 ore. Una legge in vigore dal primo maggio del 1867, ma pochi dei nostri padroni la rispettavano. E poi c’era anche Adolph, Adolph Fischer che ci spiegò che la manifestazione del primo maggio serviva a dimostrare che noi lavoratori non siamo disposti ad accettare l'illegalità padronale. Eravamo tanti, quel giorno: più di 80 mila, mi hanno detto. E ci siamo dati appuntamento il 3 maggio, davanti alla mia fabbrica, la fabbrica McCormick, dove mi spezzo ancora la schiena per costruire mietitrici. Ma sono contento, perchè con quelle si miete il grano, con il grano ci fanno il pane, e Bert e Tom, i miei figli, mangiano il pane. La polizia ci ha caricato, ci sono stati dei morti. Io sono vivo per miracolo, quella sera quando sono tornato a casa la mia Beth era pallida, gli avevano ammazzato Mark, il fratello, che lavorava in fabbrica con me. Quella sera un altro di quegli amici, George, George Engel ci ha invitato ad andare tutti ad Haymarket Square per protestare e chiedere giustizia. Era pomeriggio, il 4 maggio 1886, e c’era una leggera pioggia. August parlava da un carro ai lati della strada. Eravamo tanti. C’era anche il nostro sindaco, Carter Harrison, ma è andato via presto, perché tutto era tranquillo. Improvvisamente però la polizia ci ha ordinato di andarcene, marciando verso il carro. E allora, mentre la pioggia cadeva lentamente e un po’ di vento soffiava sui nostri visi tesi, qualcosa è stato lanciato, verso i poliziotti. Un petardo, o qualcosa di simile. Un poliziotto è caduto a terra. E si è scatenato l’inferno, con la polizia che sparava all’impazzata, e molti sono rimasti lì per terra, i visi aggrottati nella smorfia della morte, con la pioggia sottile ad accarezzare il viso. E i poliziotti hanno detto che era tutta colpa di August, di Albert, di Adolph, di George. E anche di Louis Lingg, Michael Schwab, Samuel Fielden e Oscar Neebe. Ma non era mica vero. La loro colpa era solo quella di essere dei sindacalisti, degli anarchici. Di aiutarci per farci avere i nostri diritti. Ci fu un processo, ma fu una vergogna. E hanno continuato a dire che era colpa loro, ma non era vero: bastava guardare le carte. Ma nei visi di quel giudice e di quei giurati c’erano solo odio e sete di vendetta. E così, l'11 dicembre 1887 August Spies, Albert Parsons, Adolph Fischer, e George Engel sono stati impiccati. Io c’ero, soffiava un vento leggero e cadeva una pioggia ghiacciata e ostile su Chicago. Non so se qualcuno di voi ha mai visto gli occhi di un uomo che muore. Io sì. Loro ci hanno messo ore e ore a morire soffocati, e anche qualcuno di quei signori benpensanti che ghignavano è impallidito e ha gridato: “Basta, basta! Pietà!” Mi sembra ancora di sentire la voce di August, che prima di morire ha detto “Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi”. Li hanno sepolti nel German Waldheim Cemetery di Forest Park, un sobborgo di Chicago. E poco tempo fa, era il 1893, venne innalzato il monumento ai martiri di Haymarket, come li hanno chiamati. E sempre in quell’anno, il 26 giugno 1893 il governatore dell'Illinois firmò i provvedimenti di grazia per Fielden, Neebe e Schwab, dopo aver constatato l'innocenza di tutti e otto gli imputati. August, Adolph, Albert e George erano morti innocenti. Ed è per questo miei cari figli, miei adorati Bert e Tom, che ormai siete due ragazzi grandicelli, ogni anno il primo maggio vengo qui, a piangere davanti a questo monumento. Anche oggi con questo pallido sole, con I fiori colorati che galleggiano davanti agli occhi. Sono qui per ringraziare chi è morto per la giustizia, per la libertà e per un mondo migliore. E perchè ci sia sempre la memoria nei nostri cuori, anche quando i visi degli uomini e le loro parole diventano ricordi sbiaditi. Penso a voi, alla mia Beth che prepara la focaccia la domenica, e a loro, ai martiri di Chicago. Alle loro mogli e ai loro figli, a cui resta solo il ricordo lontano di un marito, di un padre. Di un uomo da piangere.