DISCLAIMER

FIRETRIP - Tutto da un angolazione differente e altre amenità

Questo blog non rappresenta proprio nulla; dato che viene aggiornato senza alcuna periodicità, figuriamoci se possa rappresentare una testata giornalistica.

Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

martedì 21 luglio 2009

Ricorrenze mancate

Domani 22 luglio è sono passati ottocento da una grande vittoria cattolica sull’eresia; mi sembra strano che un così fulgido e meraviglioso evento non venga celebrato adeguatamente da B16 e dai suoi colleghi con la gonna!

BLOG

Nella regione della LINGUADOCA, vivevano tra i cattolici e senza che questo provocasse attrito fra la popolazione i seguaci del catarismo (altrimenti detti albigesi), un religione che predicava l’assoluta non violenza arrivando persino a non uccidere nemmeno gli animali

Cosi il buon Innocenzo III, decise nel 1208 di istituire la CROCIATA CONTRO GLI ALBIGESI, di questa crociata a fulgido esempio della carità che già allora permeava la chiesa ed il papa in particolare, resta famosa quanto accade il 22 luglio del 1209 nella cittadina di Bezier.

Questo ridente villaggio contava una popolazione di circa ventimila persone, di cui circa cinquecento professavano la fede catara, la popolazione si rifiutò da parte dei suoi abitanti, fedeli alla propria autonomia municipale e ai propri princìpi di tolleranza, di consegnare ai crociati i circa cinquecento sospetti di eresia di cui il vescovo Renaud de Montpeyroux aveva provveduto a stilare la lista.

Per questa ragione la città intera venne invasa dalle sante truppe e complementarmente decimata, non si salvò nessuno vennero uccisi “per volere di dio” uomini, donne, bambini ed infanti.

Dal poema “Chanson de la Croisade Albigeoise”

Corsero nella città [le armate dei Cattolici], agitando spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macello. Uomini e donne, baroni, dame, bimbi in fasce vennero tutti spogliati e depredati e passati a fil di spada. Il terreno era coperto di sangue, cervella, frammenti di carne, tronchi senza arti, braccia e gambe mozzate, corpi squartati o sfondati, fegati e cuori tagliati a pezzi o spiaccicati. Era come se fossero piovuti dal cielo. Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume.

Riportate dal cronista cistercense Cesario di Heisterbach, a spiegazione di tutto quanto, restano le parole dette dal legato pontifico Arnaud Amaury, che non potendo distinguere gli eretici dai cattolici ebbe a pronunciare la frase Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius (Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi)!

Eppure, ripeto, ho controllato ovunque, pure sul sito della Vaticano S.p.A. di questa gioiosa vittoria della chiesa sull’eresia sembra che si siano tutti dimenticati!

Nessun commento: